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giovedì 29 gennaio 2015

Mezz'Inverno, Imbolc o Candelora: feste di purificazione e rinascita

I giorni tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio sono sempre stati di una certa importanza per l'uomo, anche se ormai quasi non li consideriamo.
La notte tra il 31 gennaio e il primo febbraio era festeggiata dai Celti, in quanto rappresentava la metà esatta della stagione invernale, gettando dunque la speranza verso la Primavera in arrivo. Era chiamata Imbolc, la festa della purificazione e del latte, poiché è proprio in questo periodo che le pecore riprendevano a produrre latte, permettendo all'uomo di sopravvivere alle ultime settimane invernali, segnate dalla scarsità di provviste. La lattazione delle pecore significava anche che presto sarebbero nati gli agnelli, dando vita a un ciclo nuovo. Per questa festa si accendeva un grande fuoco, simbolo della purificazione rituale, ma anche della luce del Sole che diviene ogni giorno più forte.
Non erano però solo i Celti a festeggiare in questo periodo; anche nell'antica Roma era tempo di purificazione. I primi giorni di febbraio erano dedicati alla dea Februa, il cui nome rimanda alla parola "februare", cioè "purificare". In questi giorni si eseguivano anche rituali di fertilità, i Lupercali, per ingraziarsi Madre Natura e propiziarne i frutti e i futuri raccolti.
Gli antichi significati delle festività del periodo sono stati inglobati dalla religione cristiana, che istituì la festa della Candelora, che altro non è che la Presentazione del Signore al Tempio; Maria, dopo aver dato alla luce Gesù, si presentava al tempio per essere purificata ritualmente dal parto. Il nome della Candelora deriva dalla purificazione delle candele che vengono portare in chiesa, tradizione anche qui ripresa dalle antiche usanze pagane che prevedevano l'uso di fuochi per salutare il Dio Sole.

E oggi? Cosa ci resta di questa festa? Come possiamo celebrare le energie della Natura pronta a rinascere e prepararci noi stessi a una rinascita spirituale e personale?
Tanto per cominciare, viste le festività invernali concluse da poco, il nostro fisico sente il bisogno di purificarsi, di ritornare più leggero. E' bene dunque mangiare in modo sano, seguendo una dieta leggera, e uscire all'aria aperta per fare un po' di moto, se il tempo lo consente.
Sarebbe bene, per favorire una rinascita in sintonia con le energie primaverili, abbandonare i cattivi pensieri, riflettendo sui cambiamenti positivi da poter apportare fuori e dentro di noi.
Io preferisco chiamare le festività tradizionali pagane con un nome personale, piuttosto che attaccarmi a tradizioni che non sento del tutto mie, anche se seguo in parte, per cui per me quello tra il 31 gennaio e il 2 febbraio è il periodo che segna la metà dell'Inverno. Come ho scritto in qualche post precedente, sento un cambiamento nell'aria in questo periodo, un'energia nuova, di rinascita e di speranza. Questo è Imbolc per me, o Mezz'Inverno, come preferisco chiamarlo.
Lo festeggerò in campagna, possibilmente, accendendo un fuoco e godendo del suo calore e della sua energia. Rifletterò ancora, come ho fatto in questi ultimi giorni, sui cambiamenti positivi che voglio portare nella mia vita e penserò a come poter realizzare i miei sogni.
A questo proposito, ho trovato un piccolo rituale che mi piacerebbe seguire. Vi lascio anche un rito che inventai tempo fa, sperando che possa servirvi o, almeno, incuriosirvi.

Rito per la prosperità del nuovo anno:

Fate un cerchio di 8 candele rosa e verde pallido, disposte più vicino possibile alle otto direzioni della bussola (Nord, Nord Est, Est, Sud Est, Sud, Sud Ovest, Ovest, Nord Ovest) e mettete nel centro un piatto di latte fresco. Ametiste, eliotropi e granati sono pietre associate a questa festa e si possono mettere tra le candele per amplificare le energie naturali. Bruciate un'essenza o una sostanza odorosa della festa,, come basilico, lavanda o mirra. Mettete dei fiori in boccio o delle foglie qualsiasi vicino al latte al centro del cerchio di candele. Accendetele una alla volta, cominciando da quella a NE. Dopo aver acceso la prima, prendete un piatto di semi (girasole, papavero o sesamo) e immergetene uno nel latte visualizzando il primo passo verso un nuovo inizio in qualsiasi settore della vostra vita in cui desiderate un cambiamento. Mangiate il seme. Secondo le antiche credenze magiche, mangiando il simbolo d'un desiderio o di un bisogno, state in realtà assumendo energie magiche. Continuate ad accendere le candele, immergendo ogni volta un seme nel latte, esprimendo un desiderio o visualizzando un passo verso il vostro futuro e mangiando il seme. Quando tutte le candele sono accese, godetevi il vostro pasto e poi spegnete a una a una le candele, inviando i vostri desideri e i vostri nuovi propositi nel cosmo. I cibi per questa festa comprendono panini e dolci di semi, latte, miele, e prodotti caseari. La sera del 31 è il momento più propizio per la magia di questo periodo, ma potete eseguire riti di nuovo inizio in qualsiasi momento dell'anno in cui ne sentirete il bisogno.

Rito per seminare buoni propositi:

Occorrente:
- Un bosco o un posto all'aria aperta (un prato, una campagna...)
- Pietre
- Acqua
- Accendino
- Un fazzoletto di carta
- Una penna verde
- Una penna nera
- Una pigna (o un seme)

Procedimento:
In mezzo al bosco, in un punto che ritenete propizio, create un cerchio con le pietre e, prima di chiuderlo, sedetevi nel mezzo. Prendete un fazzoletto di carta e strappatelo a metà. Mi raccomando, non usate cose di plastica, ma solo materiali biodegradabili in pieno rispetto della Natura! Su una parte scrivete con la penna verde le cose che volete mantenere e ricevere nella vostra vita (mi raccomando, devono essere cose possibili e plausibili), sull'altra metà scrivete con la penna nera quello che invece volete allontanare o eliminare. Sotterrate il fazzoletto scritto in verde in mezzo al cerchio insieme a una pigna, per simboleggiare il seme che va sotterrato e coltivato per poterne poi raccogliere i frutti. Annaffiate la zona con dell'acqua, esattamente come si fa con il seme. Il fazzoletto scritto in nero invece va bruciato, simboleggiando la purificazione e l'abbandono. Chiudete gli occhi e respirate profondamente, immaginando di inspirare i buoni propositi ed espirare quelli cattivi, infine sciogliete il cerchio.

Fonti:
- "Miti, magie e divinazioni delle antiche civiltà", Cassandra Eason.
- "Iniziazione ai culti celtici", Daniela Bortoluzzi e Ada Pavan Russo.
- "Feste pagane", Roberto Fattore.

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