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martedì 16 giugno 2015

Il Solstizio d'Estate, Litha e San Giovanni

Anche giugno volge verso la fine, portandosi via gli ultimi strascichi di Primavera. 
Ecco dunque che si avvicina il Solstizio d'Estate, chiamato anche Midsummer (Mezza Estate) in Gran Bretagna e conosciuto come Litha dai neopagani.
Il Sole raggiunge il suo massimo splendore, la luce del giorno vince sulle tenebre della notte, ma ancora per poco. Dopo il 21 giugno, infatti, inizia la metà discendente dell'anno, che si protrarrà fino al prossimo Solstizio invernale.
Presso le popolazioni antiche, questo era un momento di grandi festeggiamenti e carico di energia, poiché la natura è al suo culmine. 
E' durante questo periodo che si raccolgono le erbe, le quali raggiungono il periodo balsamico. E' giunto anche il tempo dei primi raccolti e della mietitura, che offrono cibo, sostentamento e provviste per i mesi più duri dell'anno. Con i nostri ritmi frenetici e l'abbondanza di cibo dei giorni moderni non ci rendiamo più conto dell'importanza dei ritmi naturali e delle valenze di queste festività antiche. Tuttavia, il Solstizio d'Estate coinvolge anche noi, con i suoi frutti freschi e succulenti, le giornate belle, lunghe e calde e la voglia di godersi un meritato riposo dopo i lunghissimi mesi di intenso lavoro.
Tali antiche festività confluirono poi, con la cristianizzazione, nella festa di San Giovanni, che cade il 24 giugno.
In questi giorni l'energia solare è così potente da trasmettersi alla natura e alla terra, motivo per cui nell'antichità venivano raccolte le erbe, che si facevano seccare per essere conservate e consumate durante il resto dell'anno. 
Il Solstizio d'Estate è una festa a carattere purificatorio; la purificazione avviene tramite due elementi: il fuoco e l'acqua. Essi sono il simbolo del Sole e della Luna, che secondo il folklore in questo periodo convolavano simbolicamente a nozze. Da Nord a Sud, da Est a Ovest, ovunque nel mondo era un accendersi di fuochi e falò per incoraggiare il Sole a restare e a non fermare la sua marcia vittoriosa sull'oscurità, dandogli vigore e forza. Ruote infuocate venivano fatte rotolare giù dai pendii, il bestiame veniva fatto passare attraverso i fumi dei falò per proteggerlo dalle malattie, mentre gli uomini saltavano sopra i fuochi per propiziarsi la fortuna dell'anno a venire o per trarre presagi del futuro. Le ceneri dei fuochi di Mezza Estate venivano poi sparse per i campi per dare fertilità al terreno e assicurarsi così un buon raccolto durante i mesi estivi. 
Anche l'elemento acqua, come dicevamo, è importante per queste festività. All'alba del giorno del Solstizio (poi San Giovanni) le donne e gli uomini erano soliti fare il bagno nella rugiada del mattino,  chiamata "guazza", per propiziarsi la fertilità di cui si credeva fossero intrise le acque. La Guazza di San Giovanni è portentosa: fa ringiovanire, ricrescere i capelli, ha azione purificatrice e fecondatrice.
Le giovani spose che volevano avere molti figli sollevavano dunque le vesti e si adagiavano sui prati per lavarsi intimamente con la magica rugiada. Anche gli uomini volevano godere delle virtù dell'acqua del mattino, per cui non era strano che le coppie si appartassero per consumare il proprio amore e sfruttare le energie propiziatorie del giorno.
Tuttavia quello del Solstizio estivo non è un giorno di festeggiamenti, convivialità e amoreggiamenti solo per i comuni mortali: la notte della vigilia di questo giorno, infatti, si popolava di diavoli, demoni e streghe, da cui era necessario proteggersi. Ed ecco che entrano in scena le erbe. Tra quelle indicate per la protezione dagli spiriti e dalle donne a cavallo della scopa che infestavano i cieli nell'oscurità, c'era l'Iperico o scacciadiavoli, conosciuto anche come erba di San Giovanni (per saperne di più, leggete il mio articolo qui). 
Le erbe erano usate anche a scopo divinatorio, poichè, esattamente come Samhain (meglio conosciuto come Halloween o Ognissanti), il Solstizio è considerato un secondo capodanno. Come già detto, infatti, questo giorno termina l'anno ascendente e inizia quello discendente, per cui era usanza provare a predire il futuro. La magia d'amore era quella preferita in questo periodo, per cui erbe come il rosmarino, il prezzemolo o la ruta erano poste sotto il guanciale per sognare il volto del futuro sposo. 
Per il suo essere simile al capodanno, a Mezza Estate il confine tra i mondi è sottile e ad alcuni fortunati (o sfortunati?) è permesso di vedere le Fate, così come ci ricorda Shakespeare con la sua intramontabile commedia "Midsummer Night's Dream".

Come possiamo festeggiare il Solstizio estivo oggi?
Prendiamoci del tempo da trascorrere in mezzo alla natura, all'aria aperta, facendo passeggiate in montagna o organizzando picnic in riva al mare. Riflettiamo su quello che abbiamo seminato fino a oggi nella nostra vita e prepariamoci al raccolto spirituale che verrà nei giorni, nelle settimane e nei mesi a venire. Festeggiamo i nostri successi, la nostra crescita interiore e tutto ciò che di buono abbiamo ottenuto e ci è stato donato.
Regaliamo qualcosa alla Terra, che ci sfama e ci nutre ogni giorno. Possiamo lasciare delle offerte di cereali e semi, di acqua, vino e miele, per esempio. Ringraziamo la natura tutta per i doni che ogni giorno ci fa e troviamo un modo tutto nostro per farlo, senza inquinare, mi raccomando! e facendo attenzione a non lasciare offerte potenzialmente pericolose per gli altri abitanti della nostra Terra, gli animali.
Regaliamo qualcosa anche a chi ci sta intorno ed è meno fortunato di noi, se ne abbiamo la possibilità. Ricambiamo l'aiuto che gli altri ci hanno dato per ringraziarli del tempo che ci hanno dedicato. 
Festeggiamo la luce solare che ci ha accompagnato in questi mesi accendendo un falò o un piccolo fuocherello, cantiamo e danziamo intorno a esso per liberare la nostra energia creativa. 
Dato che a Litha le energie magiche sono alla loro massima potenza, possiamo dedicarci a rituali di protezione o propiziazione, a magie e divinazioni d'amore.
Raccogliamo le erbe officinali per seccarle e conservarle, confezioniamo oleoliti e sacchettini profumati, talismani per la casa e la famiglia. 
In questo giorno la poesia, l'arte e la creatività in generale la fanno da padroni, dunque sbizzarritevi!
Un altro suggerimento semplice per il Solstizio estivo è quello di svegliarsi all'alba per salutare il Sole, sentendo la sua energia scorrere dentro di noi.
Litha è un momento di divertimento, dunque possiamo festeggiarla con gli amici.
Per finire, vi lascio un piccolo e semplice rito di festeggiamento tratto da libro "Miti, magie e divinazione delle antiche civiltà. Alla ricerca dell'antica magia" di Cassandra Eason.

Rito per il successo 

Il giorno del Solstizio d'Estate, alzatevi prima dell'alba e salite in cima a una collina in modo da poter vedere il sorgere del sole. Non appena i primi raggi di luce coloriscono il cielo, correte – a piedi, in bicicletta o su rollerblade – giù per la collina. Mentre acquistate velocità, lasciate che le energie del sole che sorge vi riempiano di determinazione, fiducia in voi stessi e gioia. Passate a godervi l'aria aperta, anche se piove o siete al centro d'una città. Fate progetti per il futuro e programmate i passi che dovete fare per realizzare un sogno o un'ambizione, per quanto modesti. Prima del crepuscolo, salite di nuovo in cima alla collina e, mentre il sole tramonta, ringraziatelo per il dono della vita e della forza e, in un luogo riparato, accendete una candela dorata. Quando la luce svanisce, spegnete la candela e lasciate che la luce del vostro sole personale illumini tutti coloro che ne hanno bisogno. Se non state bene, fatevi portare, all'alba e al crepuscolo, in cima a una collina da un amico o da un familiare e chiedete salute e forza o un modo di usare il vostro sole interiore per trovare la felicità.


Fonti:
Questo testo è stato scritto di mio pugno rielaborando le informazioni trovate sui seguenti testi:
- Florario, Alfredo Cattabiani
- Calendario, Alfredo Cattabiani
- Feste pagane, Roberto Fattore
Miti, magie e divinazione delle antiche civiltà. Alla ricerca dell'antica magia, Cassandra Eason.

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